Gazenergie

4. Le reti energetiche si integrano tra loro

Power-to-gas
Sapere: Power-to-Gas - Centrale ibrida della Regio Energie Solothurn

Centrale ibrida della Regio Energie Solothurn

Un progetto orientato al futuro nell'ambito dell'approvvigionamento energetico è la centrale ibrida della Regio Energie Solothurn. In zona Aarmatt del Comune solettese di Zuchwil si incontrano le reti di distribuzione elettrica, del gas e del teleriscaldamento. La Regio Energie Solothurn sfrutta questa situazione per un nuovo sistema energetico che raggruppa tutti e tre i vettori energetici.

L'elemento centrale dell'impianto è un elettrolizzatore, che trasforma in idrogeno l'elettricità in esubero prodotta con fonti rinnovabili e lo immette nella rete del gas. Combinando l'idrogeno con l'anidride carbonica (CO2) si forma metano, che a sua volta può essere immesso nella rete.

In questo impianto, unico nel suo genere in Svizzera, la rete del gas svolge un ruolo centrale, perché dispone di un enorme potenziale per il trasporto e lo stoccaggio di grandi quantità di energia. Invece di staccare le centrali solari, eoliche o idrauliche dalla rete in caso di eccesso di offerta elettrica, grazie alla tecnologia Power to Gas è possibile trasformare l'elettricità in gas naturale sintetico da immagazzinare nella rete del gas.

Il gas è utilizzato come combustibile o carburante. È anche possibile procedere a una riconversione in elettricità, ciò che in determinati casi può risultare sensato. I singoli processi fanno capo a metodi sperimentati. Nuova è invece la loro combinazione in una soluzione completa e innovativa, che riunisce i diversi vettori energetici e le rispettive reti di distribuzione (energia integrata).

Presso la centrale ibrida si è svolta una ricerca per sviluppare la tecnologia Power to Gas a un livello industriale. La ricerca rientrava nel quadro di Horizon 2020, il programma di incentivi dell'UE per la ricerca e l'innovazione, ed era incentrata sulla metanazione biologica dell'idrogeno. Con il progetto «STORE&GO», 27 partner provenienti da sei Paesi europei hanno sviluppato dei procedimenti di metanazione chimica presso due altri siti in Germania e in Italia.